Uva in miniatura? Si, grazie al bonsai vite

Il bonsai vite o ‘bonsai vitis‘ è un albero da frutto che deve essere posizionato all’esterno. Lo si può definire un bonsai da esterno proprio perché la sua posizione ideale viene ritrovata in giardino o sul davanzale della finestra. Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere su questa meravigliosa pianta.Partendo dalle informazioni generali dell’albero, possiamo affermare che ha una crescita molto veloce, ecco perché non è consigliata la coltivazione ad un’utenza relativamente inesperta.

Temperatura e illuminazione

Trattiamo ora un argomento davvero molto importante: la temperatura e l’illuminazione. Come già accennato in precedenza, il vitis bonsai adora il clima da esterno, quindi non ci sono problemi a posizionare la pianta sotto il sole.

Sono in grado di gestire temperatura abbastanza fredde, mai sotto lo zero. Al massimo sono in grado di resistere ad un clima del genere per una settimana, successivamente le foglie diventeranno gialle e cadranno.

Come annaffiarlo

L’annaffiatura è il problema numero uno dei principianti che vogliono avvicinarsi a questo genere di coltivazione.

Il consiglio che viene fornito a tutti è quello di scavare una piccola fossa con il mignolo: se il terreno è leggermente umido, allora è tutto sotto controllo. Al contrario, se è troppo secco va assolutamente annaffiato.

L’orario migliore? Nelle giornate più calde a inizio e/o fine giornata; nelle stagioni invernali invece bisognerà annaffiare verso mezzogiorno, o comunque nelle ore più calde.

Anche il numero di volte cambia in base alla stagione: almeno una volta al giorno in estate, un paio a settimana in quelle primaverili mentre una sola volta al mese in pieno inverno.

La concimazione

La concimazione di un bonsai è un intervento abbastanza delicato, ma effettuando il tutto con regolarità e organizzazione non si incontreranno alcune difficoltà.

Il bonsai vite va integrato con un concime abbastanza nutriente di magnesio e di potassio. Il periodo migliore va dal mese di marzo a quello di settembre.

Una volta al mese è più che sufficiente, facendo particolare attenzione ai mesi più caldi (Luglio e Agosto) dove il concime va assolutamente diluito con l’acqua. Altra importante nota è quella di spargere il concime dopo aver annaffiato il tutto.

Rinvaso, potatura e cablaggio

Andiamo ad analizzare altre tre importanti interventi, fondamentali per mantenere il processo di miniaturizzazione del nostro bonsai.

Il rinvaso è l’operazione attraverso la quale si cambia il vaso con uno maggiormente capiente.

Il motivo fondamentale è che si fornisce un ulteriore spazio alle radici; ma è un ottimo pretesto per sostituire un terreno vecchio e per migliorare i fori di drenaggio.

Il periodo migliore per rinvasare un bonsai di vite è mentre si trova nel riposo vegetativo.

Mentre effettuiamo questa operazione, possiamo potare circa 1/3 dell’apparato radicale, in maniera tale da far crescere nuovamente il tutto in base alla dimensione del nuovo vaso.

La potatura comunque è un’operazione che va effettuata ogni tot. di tempo, soprattutto quando vediamo che le foglie e/o i rami eccedono nelle dimensioni. Il miglior periodo va a coincidere con quello invernale, dato che una stragrande maggioranza delle foglie sarà caduta.

Infine, ma non per ordine di importanza, bisogna parlare della cablatura, l’operazione che tende a modellare la forma della pianta. Utilizzando dei vari fili e/o cavi di diverso materiale, si può plasmare la forma dei rami e del tronco.

Differentemente dalle altre operazioni, di vitale importanza, il filo può essere applicato a piacimento, seguendo però delle teorie conformi con il vero significato del bonsai. Alcuni adorano lasciare il bonsai nella maniera originale, altri invece li personalizzano con i diversi stili (a cascata, su roccia, a scopa rovesciata etc.).

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